Tutto iniziò nel 1924, quando Adolf Dassler, seguendo le orme e gli insegnamenti del padre, il calzolaio Christoph von Wilhelm Dassler, cominciò a produrre delle scarpe da ginnastica nella sua città di origine Herzogenaurach, in Baviera.
Il suo obiettivo era quello di creare la migliore attrezzatura possibile per migliorare le prestazioni degli atleti sportivi e garantire loro comodità durante l’attività fisica. Nello stesso anno, Adolf iniziò a collaborare con il fratello Rudolf Dassler ed insieme registrarono la Gebrüder Dassler Schuhfabrik (Fabbrica di Scarpe Fratelli Dassler): iniziò così la loro avventura verso il successo.
Per rendere noto il loro nuovo marchio al mondo, i due fratelli portarono le loro scarpe sul palcoscenico dello sport mondiale: le Olimpiadi. Grazie ad alcune vittorie di atleti che indossavano le scarpe dei fratelli Dassler le vendite, soprattutto tra gli sportivi, iniziarono a crescere.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nacquero dei forti dissapori tra i due fratelli, i quali nel 1947 decisero di continuare ad operare in due società diverse. Adi decise di chiamare la sua nuova azienda Adidas, nome che deriva dall’unione del suo soprannome con le prime tre lettere del suo cognome.
Il fratello Rudolf invece fondò la Ruda, il cui nome nel 1948 cambierà in Puma Schuhfabrik Rudolf Dassler, oggi nota solo come Puma.
Inizialmente le strisce del logo erano solamente due, ma dopo la separazione dall’impresa di Rudolf, Adolf decise di aggiungere una terza riga al centro delle altre due, dando origine alle tre strisce facilmente riconoscibili agli occhi dei consumatori.
Ritengo molto interessante anche il messaggio veicolato per tanti anni dalla campagna adidas “Impossible is Nothing” che racchiude in tre parole la mission presente e futura del brand tedesco. Contribuire a cambiare le vite delle persone attraverso lo sport credendo che nulla sia impossibile.
Molto interessanti anche le applicazioni in alcuni store in giro per il mondo, che ne pensate?

Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici
Potrebbe interessarti anche: