Consigli

Rivolgersi ad una agenzia investigativa per dimostrare l’assenteismo del dipendente

Quando si è titolari di una azienda e si lavora fianco a fianco con una serie di dipendenti, oltre che delle capacità professionali dei singoli collaboratori, è necessario poter riporre la giusta fiducia anche nelle capacità umane di chi ci circonda. Purtroppo non sempre questo avviene, e capita spesso di trovarsi in spiacevoli situazioni in cui il dipendente approfitti della propria posizione con comportamenti che creano un danno alla nostra attività, non svolgendo le proprie mansioni in modo adeguato e nei tempi corretti.

Assenteismo del dipendente

Oggi esamineremo il fenomeno dell’assenteismo del dipendente, ovvero quel particolare tipo di comportamento, purtroppo sempre più diffuso, che si può manifestare in diverse forme quali, ad esempio, il ricorrere in modo eccessivo ai permessi retribuiti, il ricorso sistematico a permessi per malattie, magari in coincidenza di particolari festività o ponti per prolungare o anticipare la propria pausa dal servizio oppure per poter svolgere un secondo lavoro, il mancato rispetto dell’orario di lavoro o la totale assenza con la connivenza dei propri colleghi. Questi comportamenti, come è ovvio, causano un ingiusto danno all’azienda, rallentandone il processo produttivo e danneggiando l’attività da un punto di vista economico.

Se anche tu sei interessato all’argomento, scopri di più su come accertare e dimostrare l’assenteismo del dipendente.

A chi rivolgersi per provare l’assenteismo del dipendente

Anche le visite fiscali, previste per il dipendente che si trovi in malattia, non sempre sono efficaci per combattere il fenomeno dell’assenteismo. Per questo molto spesso la soluzione più efficace per appurare se il nostro dipendente stia avendo dei comportamenti non corretti nei confronti della nostra azienda è quello di rivolgersi a agenzie investigative specializzate che, grazie all’intervento di professionisti, siano in grado di appurare, svolgendo accurate indagini per fornirci prove certe, che l’assenza non sia determinata da reali necessità con comportamenti non corretti che, nei casi più gravi, possono anche portare alla conseguenza più grave del licenziamento per giusta causa. Quest’ultimo è previsto per quei comportamenti talmente gravi da rendere impossibile, in modo immediato, la possibilità di proseguire il rapporto di lavoro, essendo venuta meno la fiducia nel dipendente, presupposto fondamentale per la prosecuzione del rapporto stesso.

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