C’è una sorta di rivoluzione in atto fatta di maggiore sensibilità alla qualità di vita, all’integrazione del lavoro con altre attività, alla crescita personale su vari fronti. Ora, forse staremo pensando che è l’ennesimo bluff da influencer che cercano la loro “storia” per diventare famosi.
Un po’ è anche questo, ma…
Numerose ricerche ci dicono che la questione è molto più solida. Iniziamoci a pensare, non solo grandi aziende, ma anche le PMI devono interessarsi di qualità di vita. Per ispirarla, viviamola in prima persona.
Non si parla di grandi viaggi o di crociere, ma di quotidianità.
E non si tratta di scansare il lavoro, anzi.
Tra poco non sarà più il SUV o il grande ed affollato convegno a definire il tuo status, ma come e quanto sei in grado di godere di cose essenziali, di riscoprire e valorizzare il territorio, di alimentarti consapevolmente, di sostenere l’ambiente, di gestire te stesso.
Cioè di offrire un nuovo senso oltre il caos e l’incertezza.
Tu gli parli di come siete grandi e moderni come azienda, loro stanno già pensando ad altro.
A proposito: cosa ne pensate?
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