Il mercato globalizzato e in continua evoluzione si trova ad affrontare la trasformazione del concetto stesso di innovazione. Il modello tradizionale di innovazione, definito “chiuso”, sembra non essere più conforme ai cambiamenti dei nuovi modelli economici, che invece vede più vantaggiosa una Open Innovation.
L’Open Innovation, mira a sfruttare e a valorizzare tutto ciò che il mercato esterno ha da offrire senza rilegarsi entro i confini aziendali. Trattenere all’interno delle aziende le conoscenze e la ricerca diventa sempre più complicato, mentre si favorisce sempre di più l’aprire le porte verso contributi e collaborazioni esterne, quindi verso una Open Innovation.
A puntare tutto sul successo di questo nuovo concetto di innovazione è Maire Tecnimont, Gruppo industriale multinazionale e leader in ambito internazionale nell’ingegneria impiantistica.
Il gruppo Maire Tecnimont (ad link) ha lanciato un’iniziativa in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli di Roma, inaugurando una cattedra in Open Innovation presieduta da Henry Chesbrough, direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’Università della California a Berkeley.
Questo nuovo progetto è stato fortemente voluto da Fabrizio Di Amato, presidente e azionista di maggioranza del Gruppo, e da Andrea Prencipe, Rettore della LUISS. La nuova cattedra di Open Innovation è l’opportunità di creare una nuova cultura di impresa che si fonda sulla ricerca e sull’innovazione. Due temi cari al Gruppo Maire Tecnimont, un’azienda sempre impegnata nella trasformazione delle risorse naturali in prodotti innovativi per la crescita delle energie rinnovabili e green chemistry.
Henry Chesbrough, titolare della cattedra, promuoverà anche un progetto di ricerca in merito all’Open Innovation, studiando come questo concetto possa essere sfruttato dalle aziende per poter crescere non solo in ambito economico ma anche sociale e in termini di sostenibilità ambientale.
L’Open Innovation è una rivoluzione del business contemporaneo, un cambio di rotta rispetto al passato, puntando sul concetto di apertura a discapito di una chiusura interna che priva le aziende di opportunità di sviluppo in un mondo ormai senza confini. Grazie alle nuove tecnologie le aziende possono mirare all’incremento del proprio sviluppo facendo affidamento a risorse, idee e collaborazioni esterne.
La ricerca di partnership e collaborazioni non può far altro che ampliare gli orizzonti ed avere più risorse su cui contare e a cui attingere per creare un nuovo modello economico che può aspirare ad idee innovative ed originali grazie alla contaminazione tra interno ed esterno.
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