Per collaborare in modo ottimale è fondamentale gestire l’energia emotiva ed intellettuale che si accumula nei nostri team. Analogamente a una pentola a pressione, se non forniamo una valvola di sfogo adeguata, questa energia repressa può accumularsi e deflagrare, trasformando piccoli disaccordi in conflitti esplosivi. Ecco perché l’introduzione di ruoli specifici come l’ “Idea-killing chief dissent office” e il “Bias buster” può essere rivoluzionaria.
Idea-Killing Chief Dissent Office: Questo ruolo serve come valvola di sfogo critica, permettendo ai membri del team di esprimere dubbi e preoccupazioni in un contesto sicuro e strutturato. La responsabilità principale dell’“Idea-killing chief dissent office” è di sfidare le idee prevalenti, assicurando che tutte le prospettive vengano considerate e che le decisioni non siano affrettate o unilaterali. Questo processo aiuta a dissipare l’energia repressa in modo costruttivo, prevenendo l’accumulo di tensioni non gestite.
Bias Buster: Il “Bias buster” agisce come un moderatore di equilibrio, assicurando che le decisioni aziendali non siano influenzate da pregiudizi inconsci. Questo ruolo favorisce una diversità di pensiero ed un’analisi obiettiva, aiutando i team a riconoscere e superare i propri pregiudizi. In questo modo, il “Bias buster” contribuisce ad un ambiente di lavoro in cui l’energia emotiva e intellettuale viene espressa e gestita in modo sano e produttivo.
Adottando questi ruoli, possiamo trasformare la potenziale energia negativa dei conflitti in forza propulsiva per l’innovazione e la crescita.
Un ambiente lavorativo in cui le tensioni sono affrontate e risolte apertamente non solo previene le ‘esplosioni’ dei conflitti, ma promuove anche una cultura di collaborazione e rispetto reciproco.