Parlare in pubblico richiede preparazione.
E non mi riferisco solo al merito del discorso di cui, certo, sei tenuto a conoscere vita, morte e miracoli. Parlo della costruzione del discorso. Della sua progettazione. Che conta tanto quanto il merito perché le cose importanti e/o memorabili hanno bisogno di basi solide.
Da oggi e per qualche lunedì ti offrirò alcuni strumenti utili per formulare un discorso efficace.
Partiamo dallo strumentario minimale.
Non sei solo
Il contesto: ricorda che sarai calato in un contesto.
La platea cui ti rivolgi si trova lì o perché deve (es.una riunione di lavoro oppure un incontro professionale) o perché è interessata ai tuoi temi.
Quindi, tieni sempre presente la ragione per cui tu e il pubblico vi troverete in quel contesto E proprio per questo.
Tre, solo tre
Cerca di fare convergere i tuoi temi in non più di tre argomentazioni.
Perché?
Perché se ne utilizzi una sola sembrerà che tu stia, quantomeno, insegnando se non pontificando.
Se ne usi due – a meno che il contesto sia di tipo lavorativo oppure di adempimento di un obbligo (es.un’assemblea condominiale) – sembrerà che tu stia dispensando consigli.
Se arrivi a quattro argomentazioni, il rischio di dimenticare le catene logiche è alto.
Occhio agli schemi
Tranne l’ipotesi del contesto scientifico, usa gli schemi (fisici e verbali) con la consapevolezza che il mondo intorno a te è complesso.
Ciò significa che nessuna schematizzazione può contenere la realtà in modo esaustivo.
Quindi, attenzione. Rischieseresti di essere giudicato approssimativo.
Comincia da qui.
E se vuoi prepararti in modo professionale, non hai che da scrivermi!