Best Workplace 2019, le 50 migliori aziende per cui lavorare in Italia

Un ambiente di lavoro sereno, privo di stress psicologico che non fagocita la vita privata del lavoratore ma bensì ne favorisce l’equilibrio, che riconosce il merito e accresce le capacità individuali, e gestito soprattutto da manager onesti mossi da una solida etica, è sicuramente quello che ogni persona si auspica di trovare. La Great Place to Work®, società specializzata nel miglioramento del clima organizzativo, a tal proposito premia con la classifica Best Workplace, ovvero le migliori aziende per cui lavorare in Italia secondo gli oltre 40.000 dipendenti coinvolti dall’indagine. Arrivata al suo 18° anno consecutivo, viene presentata la classifica delle 50 migliori aziende del Belpaese dal punto di vista dell’ambiente di lavoro.

Un premio di prestigio internazionale e dal riconosciuto valore etico, significativo perché sono proprio i lavoratori a giudicare in maniere del tutto autonoma e indipendente i propri datori di lavoro. La classifica si basa sui feedback dei dipendenti, quindi sulle loro opinioni e considerazioni le più affidabili per stabilire effettivamente quale sia il clima all’interno dei luoghi di lavoro.

Classifica delle 50 migliori aziende per cui lavorare in Italia

Quali sono gli aspetti che più cari ai lavoratori?

L’aspetto che più è caro ai lavoratori è quello del benessere personale: nei Best Workplace, infatti, i feedback positivi sono più alti per quanto concerne la serenità delle ore passate in ufficio (76%, contro il 47% delle non certificate), la sensazione di lavorare in un ambiente familiare (81% vs 51%), la possibilità di vivere la giornata insieme ai colleghi con il sorriso sulle labbra (78% vs 49%) e di riscontrare nella quotidianità un buon equilibrio fra vita lavorativa e personale (75% vs 46%). In un clima sereno inoltre le persone si dimostrano molto più attente le une verso le altre (78% vs 49%) e sono guidate da datori di lavoro che offrono benefit particolari (78% vs 43%) e riconoscimenti speciali sulla base delle performance lavorative (67% vs 37%).

Svegliarsi la mattina senza avere l’angoscia di andare a lavoro, recarvisi con il sorriso perché consapevoli di trovare un luogo sereno ed empatico è fondamentale, come afferma l’83% dei dipendenti delle Best Companies, contro il 51% delle aziende non certificate.

Di conseguenza accresce anche la motivazione del dipendente che è spinto a dare il massimo in quello che fa, mettendo tutto il suo impegno.

La meritocrazia invece rimane un tasto dolente per il nostro Paese, un aspetto su cui c’è ancora tanto da lavorare. Le domande con i risultati più bassi, anche fra le Best Companies, sono proprio quelle relative all’equità della retribuzione e alle promozioni, che non arrivano al 70% di risultati favorevoli.

Un clima lavorativo favorevole fa crescere il proprio business?

Ovviamente sì, Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work® Italia, conferma che c’è un diretto rapporto tra la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti e il giro d’affari: “Le aziende che investono sullo sviluppo della cultura organizzativa, riuscendo a motivare al meglio i propri collaboratori, creano un sistema positivo virtuoso, che permette un concreto ritorno anche sul business.Le imprese che comprendono questo meccanismo, come le Best Companies della nostra classifica, vedono migliorare non solo i rapporti tra colleghi, ma anche tra i lavoratori e i datori di lavoro, e i benefici sono molteplici: migliora il clima interno, cala il turnover, aumenta l’appetibilità dell’azienda da parte dei candidati e migliorano anche gli indicatori finanziari”.

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