EditorialePermessi parzialmente retribuiti e moratoria al decreto dignità

Permessi parzialmente retribuiti e moratoria al decreto dignità

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Non sfugge a nessuno che in questo momento di particolare difficoltà tutti dobbiamo dare un contributo, alcuni possono farlo semplicemente rimanendo a casa, altri devono farlo in trincea: negli ospedali, sui camion, nelle Aziende, nelle Farmacie o nei Supermercati, altri infine possono darlo mettendo a disposizione idee frutto della loro esperienza o competenza specifica, penso in particolar modo a medici e ricercatori, ma anche a tutti coloro che possono nel proprio settore proporre soluzioni efficaci ed utili per il bene comune.

Il Governo ha messo in campo risorse ingenti dal punto di vista economico, ma tali risorse rischiano di essere vanificate perché utilizzabili troppo tardi per i fini per i quali sono state stanziate.

Tutti noi conosciamo purtroppo la burocrazia italiana e le lungaggini infinite che richiede per ogni attività, in Cina hanno costruito un ospedale in 10 giorni, da noi potrebbero non bastare neanche per avere l’autorizzazione all’acquisto di materiali igienizzanti per le mani….

Stop per sempre alla burocrazia inutile.
Stop per sempre alla burocrazia inutile. Foto di Mariann Szőke da Pixabay

E’ quindi indispensabile pensare a misure semplici, pratiche, ed attuabili immediatamente con un decreto e che possano consentirci di superare questo momento difficilissimo che dal punto di vista sanitario durerà si spera solo qualche settimana ma che dal punto di vista economico durerà per mesi e mesi.

Elenco quindi un paio di proposte che mi sento di condividere nella speranza che possano accedere qualche lampadina in chi ha il potere di attuarle:

  • #moratoria nell’applicazione del Decreto Dignità almeno per tutto il 2020 con conseguente eliminazione quindi delle causali dei contratti, nessun limite al numero di proroghe e alla durata massima del tempo determinato o della somministrazione e soprattutto nessun limite percentuale all’utilizzo del tempo determinato e della somministrazione.

Questa misura costerebbe zero e consentirebbe alle aziende che sono in emergenza e che devono continuare a lavorare in questo momento, di poter richiamare in servizio lavoratori con i quali hanno già collaborato in passato e che magari oggi servirebbe richiamare ma che non è possibile riassumere per la mancanza di causale o perché in passato hanno già lavorato al lungo con la stessa azienda o con la stessa APL

Questa misura consentirebbe inoltre alle aziende che dopo la bufera dovranno ripartire di poter sprigionare, da subito e senza zavorre burocratiche, tutta la capacità produttiva di cui sono capaci, evitando così di lasciare a casa lavoratori in scadenza di contratto a tempo determinato che oggi non possono rinnovare e che tra qualche mese non potranno riassumere a termine senza causale perché gli scenari saranno incerti per diversi mesi

  • implementazione di #PPR Permessi Parzialmente Retribuiti: è indispensabile mettere a disposizione delle Aziende e delle famiglie uno strumento agile, snello, semplice e poco costoso che possa consentire un introito immediato per i lavoratori costretti a fermarsi e ai quali sarebbe preferibile non intaccare il monte ferie.

Questo strumento dovrebbe consentire alle aziende di inserire nelle buste paga un valore (stimabile in circa 7,00 € ora) uguale per tutti indipendentemente dal livello dal CCNL applicato e dal settore di attività, per ogni ora di assenza effettuata a causa dell’emergenza del corona virus.

Tale importo dovrebbe essere automaticamente detassato per il lavoratore e decontribuito per le aziende, e non utile per la maturazione di TFR.

Gli importi che le aziende anticipano ai lavoratori a tale fine costituirebbero poi un credito di imposta o previdenziale da utilizzare nel corso del 2020.

Con questo stratagemma non ci sarebbe bisogno di ricorrere alle procedure di cassa integrazione , i lavoratori avrebbero un netto in busta per un mese assenza di circa 1.200,00 € (oltre gli Anf) e alle aziende non rimarrebbe in carico nessun costo diretto per tale tipo di ammortizzatore sociale.

Inoltre vi sarebbe l’ulteriore enorme vantaggio di non intaccare il monte ferie consentendo al turismo di ripartire con grande slancio subito dopo la crisi.

Se si intaccano le ferie oggi infatti, quest’estate, anche se l’emergenza sarà finita, nessuno avrà la possibilità di riempire alberghi e ristoranti perché non ci saranno ferie disponibili da utilizzare….

Pubblico questo contributo su Moondo per mettere in circolazione idee, proposte, punti di vista, invito chiunque voglia dare un contributo a condividerlo e a commentarlo e soprattutto ad aggiungere idee e proposte per artigiani, commerciali, partite Iva, professionisti, tutte categorie sulle quali non ho competenze specifiche dirette ma che è urgente aiutare al più presto.

Da ogni crisi, chi riesce ad uscire esce più forte di come vi è entrato ed anche questa volta sarà così. Spero che la prima lezione che impareremo è Stop per sempre alla burocrazia Inutile.

Chi può e deve stare a casa, ci rimanga e chi deve andare al lavoro lo faccia mettendoci il massimo della proprie capacità e impegno.



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