Puntare su formazione ed innovazione, nel mondo delle cooperative sembra essere questo il mantra.
Nel 2016 sono stati piu’ di 62.000 i posti di lavoro vacanti nel campo dell’ICT (Information and Communications Technology). Un dato in aumento del 30% rispetto al 2015.
Sono questi i principali risultati del focus Censis Confcooperative ‘4.0 presentato il 7 dicembre u.s. da Andrea Toma del Censis e da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative.
Secondo il rapporto l’innovazione crea nuove possibilità di lavoro. Per coglierle però servono maggiori investimenti in formazione: “Le persone più qualificate saranno quelle che potranno cogliere le opportunità della rivoluzione 4.0. Questo ci deve portare a un investimento straordinario in formazione e innovazione perché tutti siano in condizione di capitalizzare le opportunità”.
Sulla stessa linea si pone Confcooperative Lazio Nord, confederazione che raggruppa le province di Viterbo e Rieti, guidata dalla Presidente Bruna Rossetti: “Uscire dalla crisi richiede un cambio di paradigma, un cambio di mentalità. Per uscire dalla crisi occorre sapersi mettere in discussione”.
L’assemblea annuale, svoltasi presso la cooperativa agrituristica Villa Ione a Vetralla, è stata l’occasione per ribadire questi concetti. Novità, innovazione, confronto. Al posto della classica assemblea con la relazione del Presidente 7 tavoli di discussione, che hanno caratterizzato l’assemblea mettendo a confronto i dirigenti provenienti dai diversi settori del mondo della cooperazione.
Dall’agroalimentare alla pesca, dal welfare al lavoro e ai servizi fino al credito cooperativo, passando per le cooperative che stanno dando un contributo importantissimo al rilancio e allo sviluppo delle zone del centro Italia colpite dal terremo negli anni scorsi.
Confcooperative Lazio Nord: cooperazione e giovani
Sono stati i casi di eccellenza tra i giovani cooperatori ad attrarre l’attenzione della sala. Una ventata di novità verso la futura società digitale. Dall’avvento di internet (primi anni novanta) sono state gettate solo le premesse per la creazione di una nuova organizzazione sociale in grado di mettere a frutto le enormi possibilità del digitale.
Nei prossimi anni con quello che si chiama “the internet of things” e la fabbrica 4.0″ molte cose sono destinate a cambiare radicalmente. I cosiddetti Millennials sono pronti alle innovazioni e alla digitalizzazione, allo stesso modo le cooperative non vogliono farsi trovare impreparate!
“Tra mille difficoltà molte delle imprese più innovative si stanno muovendo in questa direzione. Il valore sociale e il valore economico sono sempre più difficilmente separabili in una società avanzata. Non c’è crescita imprenditoriale senza sviluppo delle collettività e della società – ha concluso infine Bruna Rossetti – un concetto che appartiene alla cooperazione. Una cooperazione capace di lavorare per il territorio, valorizzare le produzioni locali, facendo crescere ricchezza e lavoro per tutti”.
Insomma la via sembra tracciata e Confcooperative Lazio Nord punta forte su formazione ed innovazione perché tutti siano pronti a cogliere le opportunità della rivoluzione digitale in atto.
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