Nell’articolo precedente abbiamo tracciato le caratteristiche principali dei “Fear-arousing appeal”. Vediamo ora come la “collega” Yobbo advertising si distingue nella comunicazione con il pubblico. Piccola anticipazione: disturba come, se non più, dei richiami alla paura.
Un confronto
Un confronto tra le due tecniche che compongono la più ampia categoria di shockvertising è d’obbligo. I Fear-arousing-appeal fanno leva sulle paure del pubblico ed enfatizzano conseguenze negative derivanti dalla mancata osservanza di comportamenti mostrati nelle pubblicità. La Yobbo, invece, usa immagini erotiche o volgari come espedienti volti a provocare e/o allarmare i destinatari della comunicazione.
Ma quali sono le caratteristiche della Yobbo advertising? Per definizione, la Yobbo (wiki) è quella forma di pubblicità volta ad impressionare il pubblico con ogni mezzo possibile. L’elemento fondamentale di questa tecnica è la violazione di norme sociali, personali e/o religiose. Il fine ultimo di proporre immagini volgari ed oscene, infatti, è quello di cogliere di sorpresa lo spettatore per catturarne l’attenzione ed invitare ad una riflessione più profonda. La mente del pubblico, infatti, è “incoraggiata” a processare il messaggio veicolato, per quanto osceno e spaventoso, e capire la motivazione di tale sorpresa.
La Yobbo può avere risvolti positivi?
La Yobbo può avere risvolti positivi? Assolutamente si. Le sollecitazione della paura con immagini oscene, volgari e spaventose, infatti, non è un obiettivo fine a sè stesso ma, anzi, sostiene il pubblico ad adottare comportamenti migliori. A sostegno di ciò, basti pensare che questa tipologia di pubblicità è impiegata per la PSA, acronimo di Pubblicità di Utilità Sociale. Quest’ultima utilizza le tecniche proprie della comunicazione pubblicitaria per formare o sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di rilevanza sociale. La PSA, pertanto, non persegue scopi di lucro ma ha il preciso scopo di incentivare il cambiamento sociale tramite una comunicazione persuasiva che ricorre, talvolta, a creare shock e paura nel pubblico.
Unhate
Contro l’odio, per la pace. Questo il messaggio della campagna UNHATE lanciata nel 2012 da Benetton, che rappresenta baci sulle labbra tra leader politici e religiosi. L’obiettivo di questa pubblicità provocatoria è sottolineare la necessità di andare oltre qualsiasi forma di odio. In che modo? Attraverso dialogo e cooperazione, amore gli uni per gli altri. Quale atto migliore di un bacio, universalmente riconosciuto come uno dei più alti gesti d’amore, per veicolare il messaggio? Come si può facilmente immaginare, l’uso di volti di vertici di stato ed esponenti ecclesiastici hanno generato diverse critiche e lasciato molti a bocca aperta.
Anche nel caso della Yobbo advertising, quindi, è necessario saper calibrare l’uso di immagini forti con il messaggio che si intende veicolare. Volendo citare Benetton “The images are very strong, but we have to send a strong message”.
Alla prossima pagina di diario!
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